Giro dei Paesi Baschi 2019, colpo doppio per Buchmann

Tappa e maglia per Emmanuel Buchmann al Giro dei Paesi Baschi 2019. Il corridore della Bora – hansgrohe allunga con decisione a 25 chilometri dalla conclusione, facendo il vuoto sugli ex compagni di avventura partiti poco prima assieme a lui e sul gruppo, in cui è mancata l’intesa per organizzare la caccia. Alle sue spalle Ion Izagirre (Astana) vince la volata dei battuti davanti ad Adam Yates (Mitchelton-Scott), con Jakob Fuglsang (Astana) a completare il terzetto di inseguitori partiti nell’ultima salita di giornata, ma troppo tardi per riuscire a colmare l’importante gap che si era creato.

Alla spicciolata giungono poi gli altri big, con Maximilian Schachmann (Bora-hansgrohe) in nona posizione, perdendo tuttavia la leadership in favore del compagno. Nella nuova generale Buchmann ha così un vantaggio di 54 secondi su Ion Izagirre e di 1’04” su Schachmann, che ha saputo difendersi in maniera intelligente, gestendo lo sforzo senza mai rispondere in maniera diretta agli attacchi. Una tattica che ha favorito anche l’allungo del compagno, al quale è stato concesso un margine poi incolmabile nel finale.

La fuga di giornata fa gola a molti corridori, con gli attacchi che si susseguono fin dalla partenza ufficiale. La prima azione viene promossa da Maxime Monfort (Lotto Soudal), Ben King (Dimension Data), Peter Stetina (Trek-Segafredo) e Nicolas Saenz (Manzana Postobon), che riescono rapidamente a guadagnare una trentina di secondi. A quel punto la Euskadi – Murias, rimasta esclusa, si mette a tirare per recuperare terreno.

Quando gli spagnoli sembrano sul punto di desistere, con il vantaggio che supera i 40 secondi, si porta in testa anche la Bora-Hansgrohe, portando un aiuto provvidenziale. I battistrada si presentano ai piedi della salita di Morga con quasi un minuto di margine, ma appena la strada sale cambiano ancora i piani. Mentre dal gruppo attacca Sergio Samitier (Euskadi Basque Country – Murias), in testa Saenz non riesce a tenere il ritmo degli altri attaccanti. Sotto l’impulso di Astana, Cofidis e Bora-Hansgrohe, il margine cala vistosamente, tornando sotto il mezzo minuto. Con un’andatura troppo elevata per lui, anche Stetina è costretto ad alzare bandiera bianca tra i battistrada, per venire rapidamente ripreso dal gruppo.

Anche gli altri attaccanti, però, hanno vita breve e si arrendono al ritorno del plotone principale, con Alessandro De Marchi (CCC Team) che ne approfitta per vincere il GPM. Nessuno riesce ad evadere, così anche i successivi gran premi della montagna di Natxitua e Bedarona sono preda del Rosso di Buja, che guadagna punti importanti nella speciale classifica. Lo stesso atleta italiano prova a portare via un drappello con Rudy Molard (Groupama-FDJ), Mickael Cherel (Ag2r La Mondiale) e Ruben Fernandez (Movistar), ma l’Astana e la Deceuninck-Quick-Step non ne vogliono sapere di lasciar andare via la fuga e li riprendono dopo una decina di chilometri.

Nell’approccio all’impegnativa salita di Arribinieta il gruppo si spezza, davanti rimangono in 40, e appena le pendenze si fanno impegnative parte Enric Mas (Deceuninck-Quick-Step), che guadagna circa 15″ sul gruppo trainato dall’Astana. Su di lui rientrano un impaziente Jakob Fuglsang (Astana) e Mikel Landa (Movistar), ma in discesa tutto il gruppo di testa, formato da una ventina di corridori, si ricompatta. In contropiede partono quindi Luis Leon Sanchez (Astana) e Gregor Muhlberger (Bora-hansgrohe), che nel giro di pochi chilometri guadagnano un minuto sul gruppo. Dietro si procede a scatti e c’è poco accordo, fino a quando l’Astana prende in mano le operazioni con Gorka Izagirre. Non appena comincia la scalata verso Izua, Sanchez rimane da solo in testa, mentre in gruppo Mas decide di aumentare l’andatura.

Si tratta tuttavia di scaramucce che non sembrano creare problemi agli altri big. Lo spagnolo resta così da solo al comando, inseguito dai suoi stessi compagni di squadra visto che la Astana lavora ancora in gruppo con Gorka Izagirre. Una azione che vede Maximilian Schachmann perdere qualche metro, ma sempre restando a pochi metri, gestendo lo sforzo in maniera intelligente. In vista del GPM allunga Ion Izagirre, al quale rispondono prontamente gli altri big, con Schachmann che si amministra per scollinare con un ritardo rapidamente colmato appena inizia la discesa.

A 30 chilometri alla conclusione iniziano gli scatti nella breve pianura verso il GPM successivo. A muoversi sono Emmanuel Buchmann (Bora-hansgrohe), Sergio Henao e Sanchez, che dopo una fase di studio vengono raggiunti da Valentin Madouas (Groupama-FDJ), che scuote la situazione allungando ulteriormente. Il vantaggio di pochi secondi aumenta così rapidamente con il nuovo quartetto che viene inseguito senza convinzione dalla Bora – hansgrohe. Quando siamo già intorno al minuto di ritardo Sanchez si rialza, con la Astana che inizia a tirare iniziando a recuperare terreno.

Quando la strada sale Buchmann allunga sui suoi compagni di avventura con uno scatto secco, riuscendo ad accrescere notevolmente il suo vantaggio sul gruppo. Allo scollinamento il tedesco ha infatti un vantaggio di 1’15” sul gruppo, diventando così anche maglia gialla virtuale davanti al compagno che fisicamente la indossa.

Nella discesa Buchmann rilancia la sua azione convinto, riuscendo ad accrescere ulteriormente il margine, fino a sfiorare i due minuti sul gruppo, che va a riprendere Henao e Madouas in vista dell’ultima salita. A quel punto il vantaggio dell’attaccante è di quasi due minuti. La Astana si muove con Jakob Fuglsang, al quale reagiscono prontamente Adam Yates e il compagno Izagirre, che riportano sotto anche gli altri. La successiva accelerazione è di Mikel Landa (Movistar), seguito da Daniel Martinez (Education First) e ancora Izagirre.

Anche questo tentativo viene annullato, portando così al nuovo scatto di Fuglsang. Stavolta Schachmann inizia a perdere contatto, quando al traguardo ormai mancano appena cinque chilometri. Landa prova a rispondere per primo, ma a rientrare sul danese sono Yates e Izagirre, mentre anche Daniel Martin e Tadej Pogacar (UAE Team Emirates), seppur in tempi diversi raggiungono e staccano il corridore della Movistar. A quel punto il vantaggio di Buchmann è ancora di 1’40” e a nulla valgono le successive accelerazioni di Fuglsang, che può ridurre il gap, ma non annullarlo.

Emmanuel Buchmann conquista così la tappa con un vantaggio consistente, che gli permette anche di indossare la maglia di leader. Alle sue spalle la volata a tre viene vinta da Izagirre su Yates, con Fuglsang alle loro spalle, mentre arrivano poi distribuiti gli altri uomini di classifica.

Ordine di Arrivo Quinta Tappa Giro dei Paesi Baschi 2019

Classifica generale

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